Giovanissimo Khioshi degli anni trenta del novecento, Noma Hisashi figlio d’arte di spada ed editoria, scrive questo coinvolgente mini trattato – che nel titolo originale chiama “Manuale di Kendo” – in modo perfettamente accessibile nonostante l’assenza assoluta di immagini.


Qui compie un percorso: dal complesso interrogativo “perché” praticare il Kendo, passando quindi attraverso basilari questioni di forma ed etichetta, per poi analizzare tutti gli argomenti tecnici individuandone seppur in poche righe l’essenza, come ad esempio l’enorme valore formativo dei Kata e l’importanza di esercitarsi instancabilmente pur non avendo una chiara comprensione immediata delle vere motivazioni che guidano i sintetici suggerimenti dei Maestri, giungendo al fine alla definizione di argomenti  di elevata consapevolezza istintiva come il saper costruire e cogliere l’occasione,  lo sviluppo della mente intuitiva e l’auto-realizzazione attraverso la pratica.


Riferimenti a similitudini con altre pratiche tradizionali quali il Go il Kyudo, evidenziano basi filosofiche sempre attuali anche in un contesto formativo più generale.


Ogni volta che lo riapri, già poche righe ti catturano e qualcosa di nuovo ti si chiarisce.

Profondo e illuminante, immancabile lettura per tutti i praticanti.

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